Testamento postumo
Le parole delle poesie non sono parole al vento. Hanno tutte un senso alto. Con te ho volato, mi hai descritto una vita degna che non ricordavo più. Per questo desidero lasciarti questo testamento a testimonianza dei doni ricevuti. Mi hai donato desiderio di continuare a vivere. Il gusto di rivedere persone. Di apprezzare i profumi, le cose semplici, strade, campi. Il calore caldo di un fiore, accarezzare gli animali, respirare a pieni polmoni le brezze della sera del primo autunno. Insomma... il Creato. Mi hai donato la forza di cercare di essere me stesso. Non ci sono riuscito ma ho tentato. Mi hai donato la tua figura esile ma grande, da ammirare; due occhi magici che poche volte ho visto così espressivi. Mi hai donato la ripresa della mia attività cerebrale atrofizzata da ferite lontane e mai rimarginate. Il mio sangue ha ripreso a scorrere più vigoroso, vitale e rigenerato. Mi hai donato, insomma, l'amore. Tu sai amare... io no. Credevo ma non è così. Quanti doni e io che ti ho donato? Sì certamente delusioni... non altro che delusioni. Amore, il mio, a modo mio... tantissimo! Vorrei riprendere a scambiarci doni.... i miei rinnovati, freschi e che possano essere da te accettati.
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