Testamento postumo

Le parole delle poesie non sono
parole al vento.
Hanno tutte un senso alto.
Con te ho volato, mi hai descritto
una vita degna che non ricordavo
più. Per questo desidero lasciarti
questo testamento a testimonianza
dei doni ricevuti. 

Mi hai donato

desiderio di continuare a vivere.
Il gusto di rivedere persone.
Di apprezzare i profumi, le cose
semplici, strade, campi.
Il calore caldo di un fiore, accarezzare
gli animali, respirare a pieni polmoni
le brezze della sera del primo autunno.
Insomma... il Creato.

Mi hai donato

la forza di cercare di essere me stesso.
Non ci sono riuscito ma ho tentato.

Mi hai donato

la tua figura esile ma grande,
da ammirare; due occhi magici che 
poche volte ho visto così espressivi.

Mi hai donato

la ripresa della mia attività cerebrale
atrofizzata da ferite lontane e mai
rimarginate. Il mio sangue ha ripreso
a scorrere più vigoroso, vitale e 
rigenerato.

Mi hai donato, insomma, l'amore.
Tu sai amare... io no. Credevo ma
non è così.

Quanti doni e io che ti ho donato?
Sì certamente delusioni... non altro
che delusioni. 
Amore, il mio, a modo mio... tantissimo!

Vorrei riprendere a scambiarci doni....
i miei rinnovati, freschi e che possano
essere da te accettati.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)