M'immagino
M'immagino le onde del mare che si confondono con l'aria e ne assumono la stessa impalpabile natura. I raggi del sole dominano sovrani e creano magiche visioni e le svuotano di ogni sostanza. Poi un tramonto infuocato, poi la notte stellata. La celebro come sede delle fantasie più segrete, come matrice di sogni, apparizioni, miti. Sento il bisogno di oltrepassare questa notte casalinga, condizionata dal giorno e tuffarmi nella vera notte, nella paurosa tenebra, che tutto cela, e tutto alberga e può, da un momento all'altro, liberare e fare lampeggiare davanti agli occhi i più terribili fantasmi. La mia notte è una profonda, mistica entità. La notte si identifica con il nero sangue, i suoi ciechi impulsi, le sue paure, le sue speranze.
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