Nell'altrove di mio padre
Profetizza la fragilità dello sguardo lo sbriciolarsi d'un'infatuata presenza nei miei passi Sempre più dense le cadenze del giorno si nutrono di spicchi di luce residua ove consone essenze volatili assumono la delicatezza d’un petalo nello sfiorarsi tremulo di mani d’amore Insistente arranca la tenebra lo sfinire d’un incanto nell'emblema d’un soliloquio ultimo lo rivivo con fremito sanguigno nel gemito caduco osato dalla tua emozione.
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