L'altra lei
Ero forse io che arrancavo in bilico fra i desideri dell'ego disperatamente umana. Ero forse io che portavo un cuore non mio nelle mani, trasportandolo al fiume che si trascinava al mare. Ero forse io che puntellavo di chiodi l'anima con la fobia che potesse scappar via. Ero forse io che guardavo alla notte, chiedendo agli astri di farmi gli occhi belli per osservar la vita prima che bruciasse e non toccarne cenere. Ero forse io che proteggevo dalle onde di quello stesso mare, quel cuore che si spezzava stretto fra le mani. Ero forse io, ma prima...che aspettassi lei!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
20-08-2014 | Redazione Oceano |
L’autrice nel dichiarato agnitivo quesito, si cinge alla luce della scoperta. A se stessa si dichiara. |