In quell'addio

Quella sera,
gli alberi erano immobili,
il vento muto.
Le foglie dei fiori 
braccia conserte...
nell’attesa di non so cosa.
Un brivido mi percosse,
all’improvviso,
la schiena.
La sua voce,
quasi commossa,
mi chiese di sedermi
lì, 
sulle sue ginocchia…
ed io lo feci.
Con dolcezza,
mi abbracciò...
e tutto fu chiaro.
E in quell’addio 
mi persi per sempre.
Lasciai le mie braccia 
intorno al suo collo,
le mie gambe 
sulle sue ginocchia,
la mia testa 
sulla sua spalla e…
in quell’abbraccio
mi spensi.
Volli 
che la gabbia del cuore
fosse adagiata qui,
su questo cuscino 
di neve,
dove posai
la mia prima rosa,
il nostro primo mattino...
con tutto il mio amore.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
18-11-2013 Tagliani Caterina ..perché nell'addio c'è tutto…Il silenzio della natura che partecipa al distacco che avviene con dolcezza, fra le braccia nelle quali perdersi e.spegnersi. Un addio dolce che sembra non lasciare rimpianti, solo una rosa da posare…con tutto l'amore
20-01-2013 Sodano Maria Rita Intensa e commovente
Maria Rita

Pubblicata il 13-01-2013

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Commento dell'autore

Poesia ispirata all'opera
"Dea delle punte o
Venere sul cuscino"
dell'artista Tommaso Campagnuolo