Se volesse la morte

Se volesse la morte essere dono di Dio,
brandisse dolce la sua nera falce.
Come soffice neve, si posasse sui dormienti e muta,
facesse suo il loro ultimo sogno.

Se volesse la morte essere dono divino,
baciasse con carnose labbra le vite stanche,
e fuggisse, come una ladra colta in fallo,
da quelle non ancora sazie del vivere.

Quando satolle dello spirito e della carne,
le anime malate la chiamassero,
se volesse la morte essere dono di Dio,
aprisse il suo abbraccio all’ultimo respiro
e vestita di bianco, offrisse a loro
la sua perpetua culla.

Se volesse la morte essere dono divino,
non rubasse i nascituri e l’immaturità tutta,
si prostrasse ai piedi della vita
come un suddito di fronte al suo re
e col capo chino attendesse di rialzarsi. 
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24-02-2013 Terenzi Stefania Qui ho voluto vedere la morte con gli occhi di chi ne è spaventato, mentre nell'APPUNTAMENTO, la poesia menzionata, con gli occhi di chi l'attende per sollevarsi dalla vita.
24-02-2013 Redazione Oceano La morte spaventa, la morte a cui si cerca di dare spiegazione metafisica, una figura nera e maligna. Ma siamo poi così certi che la morte sia un male? Inesorabilmente prima o poi vince su tutto e si porta via il mistero della vita.