L'albero di Natale

Luci... quante luci colorate, belle e scintillanti addobbavano gli alberi del paese e
di tante case lungo le strade. Natale si stava avvicinando. Stella mentre camminava
lungo la via tenuta per mano dalla mamma, guardava con invidia quelle decorazioni.
Pensava al suo misero albero finto, addobbato con figure di carta. La piccola aveva
solo cinque anni ma comprendeva bene che la sua vita non era facile. Mamma lavorava
a ore per andare avanti al meglio, il papà non c'era più e lei spesso stava dalla nonna
che abitava al piano di sotto della stessa palazzina. Avrebbe tanto desiderato avere
ancora la famiglia come prima e poter vivere in una casa. Dopo la morte del padre
tutto divenne più difficile per loro. Ogni Natale Stella era triste. Sotto il suo
albero non c'era mai un regalo. Nonna cercava di distoglierla da questo pensiero
dicendole 

<< Guarda che Gesù è nato povero in una stalla e non aveva nulla per scaldarsi se
non un bue e un asino. Non c'è bisogno di avere un albero sfarzoso per far festa a
Gesù. Gesù lo devi portare nel cuore piccola mia e gioire per la sua nascita senza
bisogno di chiedere nulla di più. La fede è la cosa più importante Stella mia! 
Tutto il resto è superficiale e inutile. >> 

Ogni volta che nonna diceva così a Stella, lei rispondeva sempre

<< Vuoi capire nonna, che se il mio albero fosse illuminato, Gesù lo vedrebbe ed
entrerebbe in casa portarmi un piccolo dono come fa con i bambini più fortunati di
me! So bene che Gesù bisogna portarlo nel cuore. Se papà fosse ancora con noi, 
tutto sarebbe diverso. Mamma non dovrebbe lavorare ed io per il Natale, potrei 
avere il mio albero con le luci colorate e tanti regali da scartare. >>

<< Piccola mia... vorrei tanto vederti felice! Se io potessi... >>
A quel pensiero la signora piangeva sempre. Avrebbe tanto desiderato aiutare la 
nipotina, ma i soldi che avevano le bastavano appena per vivere. La realtà era 
ingiusta certe volte. Stella non meritava tutto questo. La mamma era informata 
sul desiderio della sua bambina ed era rammaricata perché non riusciva a esaudire 
questo desiderio. Da qualche tempo lavorava presso una signora agiata e aveva 
instaurato con lei un rapporto quasi confidenziale. Un giorno mentre era a servizio
da lei, la signora la vide triste e pensierosa. Con gentilezza allora le chiese
<< Che le succede mia cara Maria? La sua Stella sta forse male? >>

<< No signora mia! Grazie a Dio Stella sta bene, ma è triste, ogni Natale è sempre
così malinconica. >>

<< Non voglio sembrarti invadente ma dimmi Maria... come mai la bambina dovrebbe
esser triste in questo periodo? A Natale i piccoli sono tutti felici! >>

<< Il fatto è che Stella, a Natale è triste perché il suo albero non è addobbato
con luci scintillanti e sotto non trova nemmeno un pacchetto da scartare. Io non
riesco, nonostante i miei sforzi, a darle tutto questo e mi sento in colpa. Ho 
appena quanto basta per vivere; fra affitto, luce e gas... non ce la faccio proprio. 
Io e mia madre cerchiamo di consolarla e di insegnarle che Gesù è nato povero, che
il Natale non è una festa che nasce solo per ricevere regali, ma il Natale si 
festeggia la nascita di Gesù e il nostro pensiero deve essere rivolto a lui e non
ai regali che vorremmo ricevere quel giorno. >>

Ci fu silenzio e la signora disse
<< Sagge parole Maria e piene di fede! Mi hai fatto commuovere! >>

Scese di nuovo il silenzio. Era difficile parlare dopo aver udito le parole di
Maria, ma poi la donna, ebbe un’idea e irruppe nuovamente in quel silenzio
<< Credo di aver avuto un'idea... >>

<< Mi dica pure! >>

<< Stavo pensando di far felice Stella, ma in modo sobrio. Vorrei farle trovare
sotto l'albero, un piccolo pensiero. Lo vorrei portare la notte della vigilia.
Immagino che pure voi andiate a Messa quella sera e del resto ci vado anch'io.
Vorrei passare a casa tua prima di Messa e lasciare il pensiero per Stella.
Naturalmente aspetto che voi usciate e solo dopo io entro e lascio il mio pacco
sotto l'albero. Dì a Stella di accendere una candela e di lasciarla accesa vicino
alla finestra. La candela mi farà da guida verso l'albero. Che ne dici Maria? >>

<< È meraviglioso tutto questo! Io non so come ringraziarla! >>
<< L'hai giù fatto Maria! >>
Linda nei giorni che seguirono, andò alla ricerca di un regalo per Stella e non
fu certo una ricerca facile. C'erano tanti bei giochi nei negozi ma non voleva
certo acquistare cose sfarzose. Il suo desiderio era di trovare un gioco che
dava l'idea di qualcosa di antico. Gira di qua e gira di là arrivò fino alla
periferia della città, dove c'era un piccolo negozio. Entrò e si guardò attorno.
I giocattoli traboccavano negli scaffali, ma il suo sguardo si fermò quando su
un basso ripiano, vide una bambola di pezza. Era quello che cercava, finalmente
l'aveva trovata. Non gli importava quanto costava, non l'avrebbe certo cambiata
e si diresse subito verso l'oggetto desiderato. Tornò a casa trionfante per
l'acquisto fatto, sicura che alla piccola sarebbe piaciuto.

Arrivò la vigilia e la sera tutti si stavano preparando per la Messa di mezzanotte.
Aiutata dalla mamma, la piccola Stella si stava vestendo. Guardandola negli occhi
si vedeva che era triste. A un certo punto Maria le disse

<< Metti una candela accesa sulla finestra; so che non farà molta luce ma è sempre
meglio di niente. >>

<< Hai ragione mamma! In quale finestra la mettiamo? >>

<< Io direi di metterla sulla finestra che c'è vicino l'albero. >>

La piccola fece così e andarono tutti alla funzione religiosa. Al ritorno la candela
era ancora accesa, aperta la porta di casa, Stella poté vedere parte dell'albero
illuminato. Osservando meglio, notò appoggiato per terra vicino all'esile tronco,
un pacchetto e si precipitò subito su di esso. Lo raccolse emozionata e dalla gioia
gridò

<< Ho trovato un regalo! >>

<< Sono felice per te! >> Esclamò la madre. 

La bambina aprì di corsa il suo pacco e trovò la bambola di pezza. I suoi occhi
s’inondarono di lacrime di gioia. Era la prima volta che riceveva un regalo e 
l'emozione era quasi palpabile. Si strinse al petto quella bambola e se la portò 
nel letto. Quella sera si addormentò felice. Il regalo più bello però, lo ricevette
il giorno dopo, quando di buon mattino la signora Linda si presentò alla porta di
casa. Le aprì Maria e rimase stupita di quella visita inattesa. Linda ruppe 
l'imbarazzo di quel momento dicendo

<< Sono venuta a invitarvi a pranzo a casa mia. Sono sola Maria e vorrei tanto
avere un po' di compagnia! >>

<< Perché non si ferma lei qui da me, non ho molto ma... >>

<< Ascolta Maria... voglio regalare a tutti voi un Natale diverso e una vita dif-
ferente. Lasciate questa casa e venite a vivere tutti da me. Di posto in casa mia
c'è né tanto e tu lo sai! >>

Madre e figlia si guardarono negli occhi e Stella preoccupata per la nonna chiese
<< E nonna? Mi spiace lasciarla qui sola! >>

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Non ci fu bisogno di aggiungere altro e raccolsero in fretta le poche cose che
possedevano e seguirono Linda. A Stella sembrò di vivere un sogno fantastico. 
Fu il primo Natale di festa per la piccola che non riusciva a contenere la 
propria felicità. 

Durante il pranzo Linda, disse
<< Vedi Stella... questo per me è il più bel Natale che passo da tanti anni!
Ho capito che Natale è una festa dove non c'è bisogno di regali sfarzosi, ma basta
anche un piccolo segno fatto con affetto per far felice chi si vuol bene. Natale è
un momento di condivisione e d'amore, Natale non deve durare solo un giorno, ma per
sempre, ed io con voi vivrò ogni giorno il Natale con felicità. >>

La commozione era palpabile ma Stella con la sua ilarità riuscì a riportare il
sorriso a tutti. Da quel momento in poi, fu l'inizio di una vita per quella
famiglia che si era appena formata e questo era il vero senso del Natale da vivere.
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