Notte di pietra

Che cieco sguardo veste il 
teatro della mia mente che
cerca trame,declama emozioni
le scrive con mano accorata
sulle righe di un foglio bianco,
le imprime fra le pieghe del cuore
leggiadre,profonde, piene d'amore
di gioia di desiderio di passioni.
Come s'offusca la mia coscienza
mentre imbratto con tinte acquose
sul mio mondo protetto, sorretto
da una tela.Gela il mio sospiro 
mentre penso all'uomo che mi ha 
tradita senza dolore,su di me si sperse
e piombò il nero. Torri alti costruiscono
i nostri pensieri,si sfaldano in fiumi di dolore,
rimaniamo soli fra sogni, pietre di sudore,
fra i morti cerchiamo il nostro cuore.Si, siamo
come un'aquila  che si abbatte con l'ala
ferita cercando di salire il volo, cercando
di potere vivere ancora.
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03-10-2014 Redazione Oceano Ai pensieri si affidano molti desideri, ai pensieri indietro nel tempo si affidano gli odierni singhiozzi dell’anima.
Alle lacrime seccate sull’impotenza imbavagliata, nella notte di pietra, ritornano claudicanti e vocianti, marionette mosse da fili stravolti: le memorie!
Ai colori scuri scoloriti alla troppa pioggia, al tono in miseria dal troppo dolore, al foglio inclemente, i versi interi scaturiti dalla mente di un’acuta autrice.