Scandagli nel buio
Sola, mi pareva strano trovarmi lì impotente, dove il buio sposa il dolore di quei suoni amplficati nella notte interminabile. Occhi, fissi nella penombra, a macinare pensieri d'attesa, precipitavano, scandagli d'anima, nell'eco di sogni maldestri. E poi mi svegliai nel silenzio di voci sommesse, avvolta dalla luce calda della stanza, dove trepidava l'amore, ma era vita alfine, pulsava nella mia mano stretta alla sua, tremavo!
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