Muta osservo

Nel mio modo di essere
un mare in tempesta
mai ferma,
in continuo movimento
esprimevo con parole
i miei pensieri.

Un libro aperto
per chi mi leggeva
nessun segreto
nascondevo
tutto alla luce del sole
come una bambina.

Il tempo passa
sono cambiata
troppe ferite da leccare
che lasciano cicatrici
indelebili
nel cuore e nell’anima.

Muta osservo
i cambiamenti del mondo
che mi circonda
resto in silenzio
leccandomi le ferite
ancora aperte.

Nel silenzio
Mi calmo come
il mare in bonaccia
lasciandomi cullare
della poesia che dona
pace.

Guardo l’alba
felice di essere
sempre vera
nel mare interiore
mi chiudo nel silenzio
che parla.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
16-07-2016 Redazione Oceano Nei passi intensi della vita la verità soccombe dinanzi al manto cupo delle maschere. Non resta che rincorrersi, come muta intesa del sé, rannicchiandosi in bozzoli di “silenzio che parla”: trasparenze in metamorfosi vogliose ancora d’essere dono

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Pubblicata il 19-06-2016

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