L'assurda assuefazione
Ti ho intravisto nella bestialità del sangue versato con noncuranza con il viso premuto sul cemento d’una piazza d’Israele mentre la sorte passava fugace a seminare odio e rancore e ti ho rivisto tra la polvere di Bagdad riverso in mezzo alla strada sotto un lenzuolo che ti celava alla pietà e la folla ti passeggiava accanto con gli occhi pieni di indifferenza. Poi solo lacrime ed orrore come un infinito fiume di dolore che scorre impietoso lungo longitudini e costellazioni sino ad unire tutti gli angoli del mondo. Eppure stavo lì, a fissare lo schermo con l’ultimo pezzo di pane tra le dita avvolto nella patina d’egoismo che ci rende tutti uguali e ci fa complici della morte.
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03-01-2015 | Redazione Oceano |
Un’atroce fotografia in versi su ciò che siamo o siamo diventati; larve d’immagini crude e spietate che scorrono quasi inermi dinanzi al nostro sguardo e al nostro cuore. Brividi di realtà scuotono profondamente con i tuoi versi, schiaffeggiando la nostra anima. |