Viandante

(De Angelis Franco)


L’eremita
errante se ne va
come umile viandante
fugge dalla città,
lontano si ritira in squallida
caverna.
Assorto prega e pensa
quanta povera gente
nel mondo soffre,
ma in se non trova le risposte.
Sul viso i segni del tempo
rughe come solchi segnano
i suoi occhi che guardano
nel vuoto lontano, si rivede
bambino in quel gelido
desolato mattino.
Cerca la pace di tanto
peregrinare, ormai stanco
e logoro deposita le sue stanche
membra in un oasi di felicità.