La legge dell'amore

(Cagnacci Marzia)


Catturano le foglie tutti i raggi del sole,
regalano ombra al mio girovagare.
La strada scompare sotto di me
all'opposto del mio anelito ad andare
in cerca di quel punto cardinale
che mi indichi la giusta direzione
ad ogni bivio della mia vita
ancora ferma alla linea di partenza
come se , in questo mondo e in questo tempo,
ci fosse capitata per sbaglio
e l'animo mio sempre in travaglio
mi dice che,
questo non era il destino per me.
Investita dal vento che mi sospinge via,
arresa alla sua scia
mi faccio trascinare in un luogo dell'universo
diverso da questo.
Non si alleggerisce il peso che ho nel cuore,
la forza di gravità mi ha inseguito,
mi reclama indietro.
Il fato, il destino, oppure Dio,
magari tutti insieme hanno deciso
che, questo, é il posto mio.
Devo restare con i piedi per terra
indossare questa vita che mi è stata regalata
non posso scappare e pensare di buttarla via
come un abito dismesso e fuori moda.
Devo viverla fino in fondo
per sapere se ne è valsa la pena,
solo quando l'avrò consumata tutta
potrò uscire di scena,
tirare le somme e capire
la logica del suo continuo divenire.
Se anche non esiste una regola razionale,
se agli occhi degli altri può apparire banale,
il mio cuore sa,
quanto amore ha ricevuto e con quanta intensità,
quanto ne ha dato e quanto ancora ne darà.
E' questa l'unica legge che vale,
sempre e comunque quella dell'amore.