Libecciata
Come dammuso di nera pietra vorrei proteggerti pianta di cortile... Scudo a fermar lo sferzare di questo vento che sputa salsedine sulle verdi foglie e ruba profumi di zagara disperdendoli tra onde di mare. Vorrei ali d'albatros da opporre sul ciglio del baratro alla fredda lama di libeccio che spazza le nebbie e gela i lividi strapiombi assiderando le pareti del cuore. Ho solo mani e mi bastano a malapena per accarezzarti.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
02-05-2013 | Salvaggio Carmelo | Grazie, onorato del vostro puntuale e competente commento... | |
01-05-2013 | Redazione Oceano | Un dolcissimo e tenero canto d'amore, avvolgente in tutta la sua mirabile bellezza di versi. Compimenti Carmelo |