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Era bianco 
in quel gennaio
il volto di mia madre
e sapeva di sale
anche l'ultima lacrima,
di rugiada nuova
eran state le carezze
ed il sorriso
rosa senza spine.

Oggi son tristi ancora 
mamma gli occhi tuoi
come questo cielo 
che il tuo spirito accoglie 
e non mi parli...
son rotti di silenzio 
i tuoi silenzi
e non ci son carezze
che son secche di rugiada
le foglie del ricordo.

In questo maggio
d'acerba primavera
rompendo l'indugio di questa impotenza
ritroverò nel roseto del giardino
una rosa senza spine
e il tuo sorriso.