L'attesa
E mi tenevo stretta tra le due vie dove i raggi di luce illuminavano i profili appena, senza penetrarne il corpo e mi adagiavo sui muri ruvidi che graffiavano i rumori della pelle. Vibrazioni lievi smuovevano i pensieri, si affacciavano all'uscio temendo la pioggia che potesse bagnare il viso, gocce di sale si rifiutano di assaggiare. Rientrano come soldati stanchi, cullandosi su altalene spalmando balsami sulle crepe dell'anima, dove i rumori ora, volgono al cuore. Pace senza tregua sarà l'attesa!
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24-08-2014 | Redazione Oceano |
La luce illumina dei profili, i raggi del sole non toccano, mentre i muri graffiano. Ed è in questa atmosfera che si svolge la lirica, incentrata sull’attesa, non bagnata da lacrime, ma sofferta al cuore. |