Iceberg

Mi hai qui,
vicino
e chiudi
il pugno,
fantasmi
son le ombre
che sfilano
le stanze,
come velieri,
navigano
il cuore,
iceberg,
perso
nei mari,
ormai ridotto
in cenere.
Socchiudi
i merletti
delle tende,
nel nosocomio
delle tue
mani
che più non
si prostrano
a niente.
Mi guardi,
scivolo piano,
scappo invano,
ma che strano!
hai ancora
quel mio gelido
cuore,
stretto tra
le tue folli
mani!
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