Voglio chiederti scusa
Una mattina di fine maggio, caldo afa e nebbia. Scivola via veloce la macchina sulla strada. Tu sei tranquillo. Sei con noi. Ci sono dunque tutte le tue sicurezze e certezze. Tutto e tutti sono presenti per questo piccolo intervento per un difetto che sta aggravando la tua respirazione. Ora si, sei agitato, emozionato e confuso. Non hai più le tue sicurezze anche se ti siamo vicini e con la faccia da ebeti. Il tuo dibattimento cessa e non per l'anestesia, quella non è ancora in circolazione. Il tuo giovane cuore come pure i tuoi polmoni in questi due anni, mi dicono che hanno lavorato troppo ma io spero perché so che sei forte e vitale. Dopo tanto tramenio e corse di medici il tuo cuore cessa di battere. Mi sembra impossibile che tu non possa più correre tra il verde dell'Albereta e rubare bottiglie d'acqua alla gente distesa al sole.... Ti voglio chiedere scusa perché non so che cosa hai pensato quando ti abbiamo messo su quel tavolo con tanta gente intorno. Non so come si fa a far capire ad un cane che vogliamo la sua salvezza. So che non ti abbiamo riportato indietro con noi. So che questa casa adesso è troppo in ordine e silenziosa. So che ti abbiamo voluto tanto bene. So di avertelo detto anche l'ultimo momento.
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09-04-2014 | Redazione Oceano | Quanto ci si sente impotenti di fronte alla fiducia smisurata di un compagno fidato. Tutto il nostro cuore Sandra, è con te. |