Ricordi e sapori lontani

Ricordi e sapori lontani,
là, in quella piazza
a ferro di cavallo
in quel di Barberino di Mugello.

Piazza Cavour,
tanti alberi, poche macchine,
un monumento di marmo ai caduti
una vasca con pesci rossi e fiori multicolori,
un fiume ciottoloso e stretto
giù per le scale
rovinate dal tempo.

Corre lontano il tempo
della bella stagione
là nella casa del nonno materno.

Tante amiche,
genti sedute fuori
nei dopo cena caldi e sornione
in chiacchiere perse
sostituite da pomeriggi
seduti all'ombra
con ago e ricamo.

Quanta armonia in quella piazza
eppure,
anche lì,
in case tranquille 
col solo rumore del fiume che scorre,
in una di quelle abitazioni,
tutto, un giorno si fermò.

Una insostenibile stanchezza,
seppur abitata in un giovane corpo,
pose fine alla gioia di una famiglia.

A noi, 
tutti quegli alberi 
apparvero troppo alti
per poterli abbracciare
nel grido di dolore.

Il fiume,
troppo vuoto
per mescolare con l'acqua limpida
le nostre lacrime.

Il sole,
troppo infuocato
per trovare
l'ombra dei ricordi.

Oggi,
una piazza diversa
accoglie queste righe
a ricordare un'estate d'infanzia
che sa 
di prugna amara.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
14-03-2014 Romano Matteo Ricordi dolorosi e velati da una grande malinconia. Bella nella sua tristezza. Complimenti.
11-03-2014 Redazione Oceano Macchie della nostra vita… polvere sul miglior quadro della nostra storia! Finestra della tua poesia...
11-03-2014 Redazione Oceano Macchie della nostra vita… polvere sul miglior quadro della nostra storia! Finestra della tua poesia...