Labirinto
Viscide mie mani Filtranti sangue unto, Sudano nel trattenere Il bandolo di speranza, A ritrovar l’uscita. Proseguo tra frantumi di vetro, Passo viscido torna indietro, Mi fermo, Lecco le ferite con aloe puro, Asciugo il bandolo, Lo afferro, Lo inseguo. Fuori il sole di un momento, Poi tempesta di tormento. Dietro l’angolo, Forse, Vedrò il sorriso.
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03-12-2014 | Redazione Oceano |
Ove speranza lenta muore, muore la luce. Allusione in allegoria della visione distorta di una vita persa tra sangue e cocci rotti. |