L'eco dei miei passi
Mi rilasso disteso sotto il sole di un pomeriggio caldo e ventilato. Con occhi chiusi e pensieri vaganti, mi affiorano i ricordi dei miei vent'anni. Partendo da quelle emozioni, lentamente mi avvicino, sempre più, ai miei odierni giorni. Ma tra un passo e l'altro mi soffermo a ripassare gli anni! Davanti ai miei occhi, vedo bambini con l'estro di un giovane padre, a giocare con le racchette per ore su di una spiaggia affollata. Una farfalla si ferma sull'ombrellone, la fisso,ma non ho il tempo nemmeno di guardarla. In me ritorna la voce lontana delle mie bambine: !Papà! Papà! La farfalla è volata". In me sento che è rimasto solo il rombo di un eco lontano, e con nostalgia ricordo i miei fiorenti anni.
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08-07-2013 | Redazione Oceano | Semplicemente ti prende e ti accompagna nei pensieri nascosti dietro gli occhi socchiusi. L'eco arriva lento, diventa frastuono come un'onda che sale e si spezza nella nostalgia, che rimane comunque serena e consapevole. |