Il matto

Silvio, un ragazzo dolcissimo,
lo chiamavano “Il matto, solo perché
era colpito da infermità mentale.
Un ragazzo relegato dalla società , deriso , 
maltrattato.
Si ! Maltrattato !
Rannicchiato in un angolo della stanza, 
sentiva l’ avvicinarsi degli abusi.
Silvio aveva paura! Pronunciava a stento
qualche parola, non sapeva difendersi
se non col proprio istinto.
Tratteneva con affanno l’ emozione, la rabbia
di chi della sua infermità, ne faceva abuso.
Mentre il suo corpo subiva violenza, la sua
mente, sia pur ammalata,capiva di esser vittima dell’ uomo.
Com’ è possibile? Non riusciva a capire chi fosse il malato
Lui o il maltrattatore ?
E mentre Silvio subiva , il suo corpo indolenzito,
cercava di reagire ma, azzittito ,tremava in silenzio.
Silvio sopraffatto da un pianto irrefrenabile ,convulso,
pensava :Possono impadronirsi del mio corpo, della mia mente,
ma mai della mia anima.
Lei , continuerà a vivere ! Vivrà per vendicarsi e rendere giustizia
a chi un ‘anima non possiede ed usa la violenza, per sentirsi grande.
Silvio sospirò, e…disse :Adesso posso pure morire !
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
21-04-2016 Redazione Oceano Nella diversità, che è lama mentale di chi limitato nell’intelletto lo è ancora di più nella più piccola particella dell’anima, traccia la differenza rendendo scintilla lo sguardo di colui che dissimile per la società è proteso a viversi e vivere.

Pubblicata il 09-04-2016

Numero visite: 989


Commento dell'autore

Un tema purtroppo attualissimo,
il maltrattamento sui 
Diversamente abili che lascia 
una tristezza immensa
nei nostri cuori ed una
domanda che nasce spontanea...
Perche?