Mare
E il mare si mostrò qual'era, le onde ansanti, scure, e tenebrose parevan toccare il cielo buio, colmo di nubi livide in tumulto... Nell'insolente giorno, dove l'aria plumbea straripava di suoni cupi, non v'era ombra di luce, né di sole... Bruma che pareva eterna, avviluppava il mondo, vestendolo con l'abito grigio della maliconia... In tal fragore, il respirare separava dal nulla, mentre il muro di nebbia m'allontanava dal passato, e nell'anonima misura in cui il dolore giunge, io divenni tutt'uno con esso....
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03-02-2016 | Redazione Oceano | Nell’atmosfera cupa in cui si perde il cielo e il mare, colorandosi di tempeste annunciate, si fonde la tua anima in simbiosi di dolore; il verso diventa sintonia malinconica avvolta in limiti invalicabili, tocco tenace sino all’ultima parola. |