Le mie stagioni

Una piccola rosa sbocciò
in una notte di maggio
quando l’aria profuma
di mille fiori.

Accarezzata dalle spighe
in mezzo a campi di grano
raccoglieva papaveri
per ornare i biondi capelli.

Come un delfino 
tra le onde del mare 
amico fedele
di mille avventure.

Quando l’aria sapeva di mosto
e pendevano grappoli su lunghi filari
che bello gustare
dei dorati acini la dolcezza.

Uscire con le guance arrossate
rotolarsi nella candida neve
 che lenta scendeva su tutte le cose
creando una magica atmosfera.

Quante stagioni sono trascorse da allora
e quante ne arriveranno ancora.
Quanti doni le porterai, tu vita?
Con uno splendido sorriso tutto accoglierà.
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04-04-2015 Redazione Oceano I tempi verbali diversi in ogni strofa danno il senso di questo alternarsi tra vissuto e speranza di vita.

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Pubblicata il 29-03-2015

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