Mia dolce luna

Ascoltami ...
m'aggrada il tuo vagar
nell'immenso cielo...

Non so quando terminerà 
questo indimenticabile
e instancabile viaggio...

navigar vorrei con te
salpare vette 
e desii in altri lochi.

Accanto a te, 
morir non dovrebbe la vita...
domineremo nel silenzio della notte
cavalcando i mari.

Varcheremo montagne
e colline,
con te, ancora gitana sarò,
avrò ali come le rondini e libera
di volare.

Attenderemo tra le nuvole
lo sboccio dell'alba,
apriremo il sipario...
godranno le nostre pupille
dei palpiti terreni.

Son leggera, Luna, e flutto con la spinta 
del tuo splendore,
sono viva in quest'aria immortale,
in questa coltre azzurra vestita di sereno
e giovine come primula a primavera,
non ho ferite e l'anima è risanata.

Sono viva, 
con me la valigia del tempo
trascorso nel mondo terreno,
i sogni danzano liberi e leggeri,
si liberano gli affetti, i ricordi ...

Aleggiano farfalle e piume, 
aquiloni e arcobaleni,
schiarite e ombre
al finir della sera.

Tutto rimbalza in questo cielo,
tutto scorre, ma senza fretta,
Il desio è all'apice
di un tal mistero ...

Or vagar mi rende libera
In codesta dimensione
non avrà mai fine.

Sono viva e sono un astro
ancora in viaggio
a goder i privilegi dell'immensa
e immortale luna.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
03-02-2015 Redazione Oceano Volo e libertà in questo componimento, desiderio di essere astro e di godere della luce lunare che tutto filtra, tutto incanala in una direzione di rinascita e rinnovamento.