L'albero

Si spoglia nudo nel grigio inverno...
ad una ad una le foglie
son cadute abbandonando i rami
ma scegliendo di rimanere
attorno alla sua quercia...

un soffice tappetino per salvaguardare 
la radice madre...

dopo aver goduto
dei più bei vestiti
primaverili.

Dormirà protrando i rami
al cielo, al sol che scalda
la stanca e sfiorita quercia.

Rifiorirà ,oh si ,che rifiorirà
nelle piccole cose
delle gioie quotidiane.

Nel risveglio della primavera
dopo il lungo sonno
e nel cuor che ancora geme
delle sue preziose gemme.

Quando si riaccendono i sensi
e godrai di uno scintillio, 
un luccichio di gioia e una morsa al petto
mentre alzi lo sguardo al cielo.

Quando un emozione
diventa brivido ed insegui
la sua felicità.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
01-02-2016 Manca Marinella Grazie,siete fantastici e acuti nel commentare le poesie,l'albero che descrivo ha sembianze materne,il suo ricordo in ogni alba che nasce!
05-02-2015 Redazione Oceano La quercia per antonomasia è simbolo di forza imperitura, sebbene in natura vi siano circa 450 generi di querce, sia a foglie decidue che sempreverdi, qui l’autrice ne descrive una del primo tipo, come metafora dell’esistenza o probabilmente del capofamiglia.
Ci sovviene una figura matriarcale, perché solo le donne riescono a rigenerarsi dopo lutti o indicibili abbandoni e a trarre giovamento dalle piccole gioie quotidiane, per credere ancora, nonostante tutto, all’imminente primavera.