Adieu

Nella stanza trecentoventuno
 le ore d’un mezzo amore scorrono
 tra le pieghe d’un istante strozzato
 e il fondo d’un bicchiere incrostato.

Corpi e sguardi che non s’amano
 pigri lasciano scadere l’ultima chance
 e s’incurvano nell’apatia della fine.

Anche l’ultimo bacio di routine
 scappa via da quella situazione
 sdegnato per il nullo amore.

E si rovescia il campo della delusione:
 asfalto e palazzi diventano cielo
 in cui affogare l’indolente bonjour,
 la scia d'un aereo firma il quadro
 d’un annoiato adieu.

#taniascavolini

30gennaioduemila17
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14-02-2017 Redazione Oceano Si respira in questi versi l’atmosfera malinconica di un addio che, dopotutto, non è poi così grave …