Al limite della notte

(Cicala Bruna)


Vorrei imitare il ritmo del salice
quando danza alla luna d’estate,
le braccia come fronde sinuose
a inseguire la brezza,
campanelle d’argento alle dita.
Vorrei la sua forza tra le luci e le ombre,
radici ancorate a proteggere
l’anima, attraverso le nebbie.
Al limite della notte, il salice tace:
quando il grigio imprigiona la luna
anche il bardo cessa la danza.
La penna giace,
chiusa alla dea.