La notte

(Milone Nadia)


Il giorno s'invola
tra violacei rantoli e rossi profili,
scende la sera...
Cupola d'oro ch'avvolge splendente
i mille o più capi dolenti
ed occhi, laggiù, che scrutano il mondo.
Or la notte scolora
il sole dorato
illuminata da fari di stelle,
giudica con mano benevola
chi in riposo non trova consiglio,
rimprovera e ama
e scompare sul far di una pacifica alba,
dove soavi melodie,
planando con soffici piume tra nubi rosate,
come canti di fate accarezzano i sogni
e raggruppate in monocromi stormi
donano ora nuove speranze
profumate di rugiada e di more.