Malinconico noir
I pensieri sono lenti sull'acqua ferma del lago, cercando la carezza del venticello che scende dal monte quasi a dar respiro ad un corpo stordito da questo luglio di fuoco. Neanche le lenzuola di questa camera d’albergo riescono a dare fiato ai pensieri. Posso anche farmi la barba, pulire questo viso, forse vorrei pulire di più quest'anima dalla malinconia. E' forse questo il male di vivere che il Poeta vedeva in una foglia accartocciata, in un cavallo morente, e' forse questa mia inquietudine da clown che veste i miei giorni. Arranco tra le ore, mentre il mondo continua a cercare di farti indossare una maschera, non c'e' spazio per le emozioni, devi sorridere e colpire quando puoi, ma io non sono cosi, questa e' la fatica più grande. Messaggio in arrivo, sei tu, e la tua voglia di vita che va oltre l’amaro di certi giorni. Sorrido felice so che stasera potrò abbracciarti di nuovo. E' giunta l'ora di alzare gli occhi, cambiare rotta, la vela e' sospinta dal tuo amore, tu, che quando sono in ginocchio, sai prendermi le mani e mi aiuti a rialzarmi, vedendomi barcollante, ti stringi a me e andiamo insieme oltre la riva. E' ora di aprire l'anima ed essere giardiniere, potare la gramigna che impedisce di ascoltare il silenzio del cuore. Il mio male di vivere non veste il mio tempo fino a uccidermi, ma a volte spegne la luce degli occhi. Ora ho sola voglia di riposare tra le tue braccia amore mio, dimenticando questi giorni senza emozioni. La notte benedice i nostri colori, stringiti a me non vinceranno mai.
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31-07-2015 | Redazione Oceano | La tua poetica è pari al tuo universo in espansione: attimi che abbracciano il passato, nutrito intensamente dal presente. Nel mare delle maschere inquieti differente, trovando nell’amore il tuo respiro, quello pago che prendendoti per mano conduce la tua vita a sfiorare nuove albe. |