Entra nel mio occhio!
sono il Censore
entra nel mio occhio!
Non temere
i miei scudi di acciaio
sono animali lenti
impassibili
scheletri della paura
la cui carne
fiorisce
quando schiocca
nel Nome
la carezza o la frusta
di un verbo.
Entra nel mio occhio!
Ascolta
il cuore dei suoi oceani.
Una cetra delira ombre
li coltiva
ritorce il suo lamento
nell'iride del lutto
insiste
cammina
per archi spinali
fino a saziare
la sete di specchio
delle sue note
fino a che sanguini
amore
l'anima pura
del tuo sesso.
Vuole che immoli
i cadaveri del grano
in una nicchia di orchidee
e lampi.
La mia cecità è profonda
amore
profondo.
Non scorgo luce
bensì attraverso il ventre
del tuo pianto.
Vieni
Nel mio essere ci sono galassie vergini
dove abbeverano i cervi
del silenzio.
Io sono il Silenzio
sono il Cervo.
Affila bene
i tuoi coltelli di luce.
Sgozza
di un taglio
il blu oscuro
che avvelenò
la notte della mia lingua.
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