Il Censore

Entra nel mio occhio!
sono il Censore 
entra nel mio occhio!

Non temere 
i miei scudi di acciaio 
sono animali lenti 
impassibili 
scheletri della paura 
la cui carne 
fiorisce 
quando schiocca 
nel Nome 
la carezza o la frusta 
di un verbo.

Entra nel mio occhio!

Ascolta 
il cuore dei suoi oceani.

Una cetra delira ombre 
li coltiva 
ritorce il suo lamento 
nell'iride del lutto 
insiste 
cammina 
per archi spinali 
fino a saziare 
la sete di specchio 
delle sue note 
fino a che sanguini 
amore 
l'anima pura 
del tuo sesso.

Vuole che immoli 
i cadaveri del grano 
in una nicchia di orchidee 
e lampi.

La mia cecità è profonda 
amore 
profondo.

Non scorgo luce 
bensì attraverso il ventre 
del tuo pianto.

Vieni

Nel mio essere ci sono galassie vergini 
dove abbeverano i cervi 
del silenzio.

Io sono il Silenzio 
sono il Cervo.

Affila bene 
i tuoi coltelli di luce.

Sgozza 
di un taglio 
il blu oscuro 
che avvelenò 
la notte della mia lingua.
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Pubblicata il 02-04-2014

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