Il rumore dell'epopea

Voglio spettinare il rumore dell'epopea, 
ammucchiare montagne 
sulle lacrime di un'avventura, 
delucidare i passi esatti 
che intonano la canzonetta dei miei sogni invisibili.

Voglio respirare un orizzonte sereno di malizia, 
aspettando quelle rondini 
che volano dall'inconscio della mia flora, 
lavorare con l'allegato delle formiche 
e riparare il dolore della natura.

Voglio camminare per quei gradini del bosco 
che odorano di orchidee e tulipani.

Sentire la brezza dell'universo, 
il rosso delle guance del cielo, 
le melodie dei cedri e i pini.

Voglio riempire i miei bacini artificiali di risate infinite, 
viaggiare in canoe per la corrente del trionfo, 
sottolineare l'anima con la piuma di un gabbiano 
scrivere poesie nei balconi della speranza 
toccare i battiti della terra
e fare l'impossibile per coltivarla.
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Pubblicata il 14-11-2013

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