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Invecchiarono le ore 
dentro la scatola dell'orologio 
dove gli aghi si stazionarono 
sperando che la luna scendesse al tuo balcone 
e nei tuoi occhi far brillare la luce 
dei giorni di silenzio e oscurità,

che non ti importi la pioggia 
che inondò il mare di solitudine 
e l'eco della tua propria voce 
non turbi le tue notti di ricordi 
di quel cuore che cerca di palpitare 
per il fluido delle tue vene di catrame,

i giorni senza tempo e le notti senza spazio 
faranno inciampare le tue parole d'amore 
quelle che perdono valore nella tua bocca.