Solenne incubo

In questo prato i treni fanno piroette.
Nel sorriso ambra dei fiori.
Nella neve di luce porpora.
In questo canto del sole addormentato.

Semi, speranze, archi, illusioni!

Ricordi che viaggiano nella dimenticanza.
Ombre che poggiano nell'aurora.
Serate che svegliano nella notte.
Amori che germogliano nel metallo.

Palme, farfalle, deserti, carboni!.

Nell'angolo della storia stanca.
Un fantasma è il boia. Autunno!.
Ventre dell'asfalto tra i vecchi.
Anni di albe di cobalto tenue.

Violette, mulinelli, laghi, tombe!.

Per il delirio delle pareti.
Per il martirio delle praterie.
Un vento sogna il filo fine.
La seta delle spine frenetiche.

Candele, grilli, abissi, vermi!.

Per 
il 
solenne 
incubo...
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07-01-2015 Trapasso Maurizio Grazie Redazione Oceano!!!
07-01-2015 Redazione Oceano Il tormento è il padrone dei sogni, dove l’angoscia nutre il tenue riposo. Ed è caos tra ricordi ansanti che rivestono l’alba di oscurità ancora insistenti. Alternanze tra leggiadre emozioni e spasmi incalzanti, tra forza e fragilità soffocanti puntellano l’anima, intrecciate a danzare per negare la pace.
Il tuo incubo vive, alitando nelle tue inarrestabili parole, invoca la luce, sussulta nel verso per trovare la fine.

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Pubblicata il 04-01-2015

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