Veleno

Lingua 
che sanguini un abisso 
con pugnali 
di zolfo e domande 
in fiamme.

Lingua fredda 
impastata di sterco 
che pretendi?

Il tuo serpente è solamente 
ombra.

Vieni con la tua lunga coda di rabbia 
con la tua orchestra di morte
a pestare i miei oceani.

Osa guardarti 
nello specchio rotto 
di quella verità che libera orizzonti 
contempla 
nel suo ventre 
il pus delle tue lacrime 
l'acciaio 
che divorò le tue viscere azzurre 

Vomita la paura 
che sudicio il cuore 
seppellisce 
sotto un sogno verde 
il suo cadavere 

E togliti la maschera 
se puoi 
se senti ancora 
una pelle sotto chili di assenza 
o stelle saltando 
sull'occhio dei tuoi desideri.
Una vita nella tua vita di Nessuno.
Un'aurora 
fiorendo nelle tue tempie.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
02-02-2014 Redazione Oceano Opera originale, come quelle a cui ci hai abituato, di non facile comprensione ma di forte impatto emotivo.

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Pubblicata il 18-01-2014

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