Luna di Novembre

Ascolta il mio lamento 
luna vagabonda, 
firmamento aspro 
che percorri, 
ferma la tua marcia 
un momento.

Regalami la tua bellezza 
opaca e notturna, 
dammi la freddezza 
del tuo guardare, 
strappami 
con luce spettrale, 
alza la marea 
nei miei occhi nuvolosi, 
eclissa il ricordo 
sfortunato.

Ascoltami 
luna cangiante, 
chissà se percorri 
le sue terre 
vedi gli occhi 
che io vedo impassibile, 
quando ritorni 
dimmi se sono ancora belli, 
come il ricordo 
nelle mie notti 
di sogni e desideri.

Ascolta il mio lamento 
luna bianca, 
lasciami bere 
il riflesso versato 
della tua tristezza nascosta, 
perdermi un momento 
nella tua distante solitudine, 
accarezzare le tue cicatrici;
permetti che le mie guariscano.

Ascolta la mia supplica 
Luna solitaria;
un momento regalai, 
la mia vita condivisi, 
parole persi 
e l'orgoglio non girerà.

Dimmi che lasci 
che il vento 
si plachi, 
io anelo non solo 
che mi rimpiangano.
Per quel motivo sei la mia compagna, 
dimmi che anche tu 
muori di solitudine.
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15-11-2014 Trapasso Maurizio Grazie Redazione oceano per il bellissimo commento!!
11-11-2014 Redazione Oceano La Luna, invocata per l’ascolto, come anima amica. La supplica è a quell’astro distante per catturarne l’essenza. Parlare a lei è svestirsi delle pene più profonde, sperando di trovare sollievo. Trovando nella Luna la stessa solitudine cara, cerchi le risposte e la quiete … e nei tuoi versi immagini si accendono di un infinito mai mite.

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Pubblicata il 08-11-2014

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