Il cuore, il mio altare
Mi son guardato dentro e mi son visto lì seduto come un medicante, innanzi ai gradoni della mia chiesa, a mano tesa chiedevo qualcosa, ma non avevo fame, non era il cibo il mio desio, quanti sorrisi mi son passati innanzi e mani tese, che son retratte in un istante, appena il viso osserva l'orizzonte, ho spalancato le porte del mio cuore al mondo intero, quanto dolore ho visto entrare in questa chiesa e innazi al mio altare, battere il petto sì forte, da divenire sordo in un istante, l'amore è un dono e come tale va trattato, nella mia chiesa e innanzi a questo altare che forte batte in petto, non va mendicato, va donato.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |