La mia strada.

Quanti mestieri in una vita,
grazie a quel genitore
dal cuore duro,
l'amore lo spingeva
a insegnarmi tutto,
ho continuato su quella via
per amor suo,
nulla mi ha spaventato,
neanche la morte
sfiorata per tre volte,
in quelle sale fredde
ove angeli in bianco
tentano di salvar la vita all'uomo,
mi è stata accanto per tutto il tempo,
fredda come il ghiaccio,
attendeva l'ora del cuore inerme,
per portarmi via,
poi stanca anch'essa,
ha desistito la signora in nero
innanzi a tanta forza per la vita,
la mente,gli occhi e le dita,
sono i miei operai più assidui,
amo loro e loro amano me,
l'uomo si ferma spesso
e si accontenta di ciò che ha
sulla tavola della sua vita,
io no,
non sono un pazzo,
quanto ho guardato
il tuo sorriso spento
ho scritto...
la vita è una sola
è questa in corso,
finché respiro avrò,
dividerò il tempo in tanti spazi,
lo prenderò in giro come voglio
e scriverò tanto su questo mondo
da farne una via per chi calpesterà
la strada che ho lastricato,
usando il cuore e l'anima.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
22-08-2013 Infante Maria Teresa Questi versi sono pervasi da una grande energia e tanta vitalità, sulle basi solide di un passato che ha preso tanto ma che ha saputo anche forgiarti e far di te la bella persona che sei..ne viene fuori un grande amore per la vita, pronto ad ogni battaglia senz'armi..