La porta del cuore
E il vento, comparve d'incanto, scese la notte e con essa le tenebre, un abbraccio sì freddo da stringersi tra morbide braccia d'un passato svanito nel nulla, ulula e soffia sulla porta del cuore, solo e abbracciato a me stesso, trattengo l'anima, sola s'aggira di notte, come un ombra mi segue, mai solo rimasi, era lei a darmi coraggio graffiando e mordendo i pensieri nelle notti sì lunghe, ove abili dita muovevano i primi passi, su fogli ingialliti dal freddo e dal vento, nel tempo che fù il libro della mia vita.
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