La penna

Desio di te,
da troppo tempo riposta nel cassetto,
adesso basta...
sei entrata nella mia vita
quando piccino la mamma
stringendo il fiocco bianco
sul grembiulino blu,
prendeva la mia mano
e s'accingeva ad accompagnarmi a scuola,
quanto eri grande tra le mie dita
e che fatica usarti
su quelle pagine ingiallite ormai dal tempo,
adesso è un altra cosa,
la riscoperta e il gusto di una volta,
immerso tra il verde
e il profumo della frutta ancora acerba,
ritorno due passi indietro,
seduto all'ombra degli agrumi
e i colori del giardino,
sei la mia unica distrazione,
accanto alla compagna
che mai mi lascia,
lei...
la solitudine,
mi abbraccia, mi stringe, mi avvolge,
mentre accarezzo queste righe,
stringendo te ancora per un po'
tra le mie dita,
mia cara e vecchia amica,
mentre la dolcezza del marino s'alza
e soffia su i miei occhi chiusi,
libero il pensiero vaga
ove l'anima cavalca impunemente,
lontane praterie.
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