Centanni
Son centanni che gemma pregando il suo Dio, son centanni che muore seppellendo il suo Io, son centanni che nasce mordendo un grano di terra aggrappata allo stelo di un fiore. Mani, lievi ali, levate al sole, oscillano, tremule, tenere primule. fiorite mammole. Son centanni che canta l’inno dell’amore, son centanni che ringrazia le pietre del dolore, son centanni che confida in un grado di tepore, un solo grado per non gelare. Occhi, laghi profondi, arcobaleni, idea del firmamento, stille di miele salato più del mare. E la luna lenta, sale.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
05-03-2017 | Redazione Oceano | Meraviglia ciclica ed eterea emozione, intrecciate sapientemente per farne trama e ordito d’eco d’un verso che reclama amore. |