Un volo
Nel cielo infinito vestita di umili vesti e ricche virtù, bagliori e luccichii innanzi alle pupille mie. Sento aria di terra mia... canti, suoni e profumi involano dolcissime antiche melodie. Partir come gli uccelli, tornar a primavera come le rondini, adagiarsi sull'erba fresca dipinta di sole, a riposare. Si indorano i frutti e si assaporano i succhi consumati. Parlo alle mie piante in quel luogo di mistero, alle acque che vi scorrono ... allor che sento il mio cuor sussurrar, battere ancora all'impazzata e piangere di gioia, sui passi della danza ... sulle ali del sorriso primeggiano libere farfalle variopinte. Uno sfarfallio di emozioni che corrono festose e nostalgiche. Lasciatemi i rimpianti che restano in un cielo stellato di sogni. Vivo perché amo... sento perché ascolto il fruscio del mare, l'obbiettivo primario costantemente desiderato e mai perduto. Avida di luce anche dopo notti insonni ad attendere l'aurora.
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16-01-2015 | Redazione Oceano |
Nostalgico volo, nei tuoi versi pronti a librare, nello spazio illuminato da luci che adornano l’aria di ritmi ed essenze consuete. Il desiderio si tratteggia nel sogno, dove il viaggio afferra l’illusione. E’ dolce e soave viaggiare in quei festosi sorrisi e colori, passato malinconico di rare emozioni. Non resta che accarezzare la speranza, per coprirsi di quel bagliore che rischiara ancora il presente e il divenire. |