La nonna

Sempre tra le ombre
se ne stava,
per donare il sol
della sua anima
ai cuori feriti.

I suoi occhi oltre l'immenso
a scrutare il livello del mare
in cui fluttuavano i velieri,
sempre attenta a salpare
con solo la forza dell'animo.

Giungeva lesta a raddrizzare il timone,
sguardo attento agli ormeggi,
all'equipaggio,
scioglier nodi sapeva
occultati al mistero della sorte.

Quanta saggezza han lasciato
le chiome da lei districate,
pettinate e profumate
con boccette di brillantina.

Quanti passi han compiuto
le sue scarpe,
verso sconfinati lochi 
ed al cuor vicina.

Attendeva il tramonto,
l'oscurità, accecante di luna,
non le andavano a genio
le strade del mattino,
non conducevano in nessun luogo,
troppe anime rumorose e indiscrete ...

Riassettava il paniere
colmo di pensieri, 
curati e ben coperti da un panno
di lindo bucato.

Nessuno doveva sapere
la pietà che aveva in seno, 
Giunger doveva al capezzale 
della dignitosa povertà,
tutti conoscevano le sue mani
prodighe di divina provvidenza,
la piccola grande madre,
la chioccia dalle uova d'oro.

Non so cosa darei 
se solo la incontrassi per strada,
abbraccerei l'eterno immenso di ieri.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
05-01-2015 Manca Marinella Ringrazio Redazione oceano per aver apprezzato questi miei versi ..l'ispiratrice di questa lirica è la mia nonna materna, non era medico, ma era una grande saggia, un medico senza laurea.
04-01-2015 Redazione Oceano Viaggiare nel tempo, col tempo, nei tempi tuoi versi che scivolano piano su quelle tracce che sono eredità: ricordi, forza, amore racchiusi in tesoro immenso.
“La nonna” cuore proteso all’ascolto, sguardo pronto a risollevare, amazzone indomita nel governare affetti, radice del futuro e immenso pago del dono e dell’amore.
Un immagine schiusa su una bellezza estrema, la tua lirica, quella del passato intrecciato nel presente e del calore presente nel volto tratteggiato amabilmente dalle tue parole; un abbraccio a chi ha saputo dare voce alla dolcezza schiusa nei tuoi versi.