Fuori da ogni prigione
Cammino lungo argini in equilibrio sull'abisso senza sapere se la seduzione del nulla alla fine vincerà ogni resistenza. Accade spesso che la parola rimproveri il silenzio per non aver tessuto difesa e lasciato correre le offese. Aggrappato alle sbarre osservo il susseguirsi delle stagioni: libertà non mi raggiunge ma non chiedo ad altri quel gesto di pietà, necessario a sospendere la pena. La corsa dei giorni non mette radici profonde così, non è importante quanto sia grande la ragione. Adesso sarebbe necessario svelare , attraverso la conoscenza, il mistero che mi lega alla terra; in modo da lasciar libera la coscienza di sopravvivere al tormento: fuori da ogni prigione.
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19-11-2014 | Redazione Oceano |
Tra equilibrio e azioni, il se in agguato ad attendere direzioni. Quando il silenzio parla e la parola tace, rimproveri salgono alla bocca della ragione: forse nel se è meglio non chiedere venia, osservare ai giorni che in corsa si susseguono impigriti dalle correnti alterne, esse chiedono ragioni malgrado i silenzi. |