Dentro un nuovo vento
(Non ce ne siamo mai andati) Onde che vedo odo infrango oltre gli scogli del dolore Tu vieni dal mare dai suoi profondi liquidi amniotici ma io sono vivo e sento il soffio del vento sulla pelle esisto inesorabile e mi soffermo a guardarti Provo il tuo nome ad alta quota dove le foglie si pietrificano sugli alberi dove sento tutto il mistero dei miei passi sui marciapiedi Ma come cardine alle stesse maree ti ho usata inzuppandoti nel sudore della mia semplice trasparente follia Ti ho cercata dentro la carne dove ho pianto e ti ho trovata Ti ho sorpresa nel mio nome sulle mie prime luci dell’alba dove gli alberi tornano a svegliarsi e il sospiro del mondo mi ha coperto con un brivido del suo sale.
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11-05-2015 | Redazione Oceano | Anche la memoria è una marea coi suoi ritmi lenti e a fasi alterne, ora di bassa, ora di alta.. |