Malizia
Scivola lo sguardo tra le righe di un giornale, nulla vedo e nulla sento, intensa è l'attenzione tra parole pronunciate, che raccontano politica e la cronaca di sempre, ma il profumo che ricevo è più forte, c'è qualcosa che risveglia la mia mente, forse... quella voce sì lontana, di una donna molto bella, che rimasta incastonata tra le pieghe del mio cuore, è un pensiero o giu di lì, non riesco a tener fede alla lettura, cosa accade...il mio corpo si ribella, vacilla la mente, lentamente mi affaccio alla vita, intorno a me si consuma dolcemente e rimango estasiato da due occhi incollati su di un viso assai carino, lei fa finta di guardare d'altra parte, ma è me che guardava, io riprendo la lettura, ma la mente più perversa che è in me, ben nascosta dalla folla mi tradisce, vuol vedere il colore dei suoi occhi, il respiro e il cuor mio vanno a frotte, ci riprovo... ma lo sguardo mi tradisce e ricade sulle gambe, lei fa finta... ha capito... intrigante e maliziosa la bambina, ma mi piace ancor di più, quel suo modo biricchino di mostrare la sua vera identità, quella femmina sì dolce mi ha colpito, nella mente è svanita ogni cosa, vedo lei tra le mie righe e il colore dei suoi occhi è comparso nel mio sangue, ora naviga verso il cuore.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
15-05-2013 | Redazione Oceano | Bravo Giuseppe, hai trasformato un normale quadretto che si riscontra giornalmente in ogni parco cittadino, in un piccolo racconto pieno di fascino e seduzione, venato dalla tua solita malinconia. |