Ci penserò domani
Ci penserò domani ora non voglio Seduta guardo i miei piedi ancora sorreggono sopportano mi legano alla terra Amo i miei piedi son belli Guardo le mani un po' sciupate fanno di tutto le apro,le richiudo e ancora le riapro Amo le mie mani son belle Sollevo leggermente una spalla vi poggio il capo costeggio con un dito il suo contorno Apro gli occhi,li chiudo ancora li riapro mi piace passare dalla luce al buio sapere che dal buio posso riveder la luce Ci penserò domani ora non voglio Oggi mi assaporo spengo la mente.
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02-02-2015 | Vieni Rita |
Analogia, comparazione, ellissi in un pensiero che nega l’azione per ripararsi al caldo di un agire in stasi. E mi sovviene il sempre di una circonlocuzione coprotagonista al domani in oggi e in ieri. |