Il giardino del mostro gentile
C’era una volta un uomo grande grosso e brutto. Aveva una bellissima casa con un bellissimo giardino; era adorno di giochi per bambini, c’erano gli scivoli, le altalene, dei dondoli, le sedie sdraio, per prendere il sole e tutt’intorno era ben curato, l’erbetta sempre tagliata, c’erano fiori di tanti colori e le farfalle che volavano su di essi, tra gli alberi svolazzavano gli uccellini che cinguet- tavano felici; ma quel signore era sempre triste, perché era solo, a causa della sua bruttezza tutti avevano paura di lui. Un giorno un gruppo di bambini che giocavano da quelle parti, si avvicinarono al cancello di quel bellissimo giardino, ma scapparono subito e si nascosero, perché avevano visto quell’uomo molto brutto da sembrare un mostro; allora l’uomo li chiamò e disse loro:<>. I bambini allora decisero di accettare l’invito ed entrarono per giocare in quel bellissimo giardino. Mentre i bambini giocavano, quel giardino diventava finalmente pieno di vita e di allegria; perché niente è più bello di un posto pieno di bambini che giocano con gioia; e finalmente così, il mostro triste, sorrise e fu felice. Ad una certa ora chiese ai bambini, se avevano fame, perché si stava avvicinando l’ora della merenda, così li invitò ad entrare in casa sua e preparò per loro una bella tavola apparecchiata, con molte cose buone, che facevano bene ai bambini che crescono; biscotti, pane burro e marmellata, latte, frutta e succhi di frutta. Finita la merenda il mostro gentile invito i bambini a ritornare a casa loro, perché sicuramente le loro mamme vedendoli tardare potevano essere in pensiero. Si salutarono sul cancello, per far ritorno ognuno nelle proprie case e promisero al mostro gentile; visto che li aveva invitati a ritornare per giocare nel suo giardino; che sarebbero tornati tutte le volte che potevano. Tornati a casa, raccontarono alle loro mamme di quell’uomo brutto che tutti credevano un mostro, ma che invece era tanto buono e gentile e che li aveva invitati ancora a giocare nel suo giardino bellissimo; quindi felici andarono a nanna, sognando che l’indomani finiti i compiti, potevano un’altra volta giocare nel giardino del mostro gentile... Nella vita la bellezza anche se importante non è tutto, se non c’è bontà ed intelligenza, non serve a gran che, la gentilezza insieme alla bontà rende più bella ogni cosa e ogni persona e perfino migliora e addolcisce la bruttezza...
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
20-11-2014 | Gullotto Santina | Gentilissimi come sempre e attenti nel cogliere l'essenza dei miei scritti | |
20-11-2014 | Redazione Oceano | Nel giardino di un “mostro gentile” un dipinto di colori, di suoni e calore: tutto perfettamente intonato con le risa dei bambini in quel parco inviolato per apparenze svelate. E le immagini si coprono di festa quando gli infanti spingono la curiosità oltre quelle sembianze differenti. Un mondo di verità discordanti celate dalla bruttezza esteriore. Si coglie così l’arcano di un mondo ostile al dissimile, dove solo l’anima pura tende la mano per coglierne l’essenza. | |
17-11-2014 | Gullotto Santina | Una favola sgorgata dai sentimenti di una piccola bimba insieme alla sua nonna... |