Ti ripenso

Ti ripenso e in testa
ho solo ronde di soldatini
armi di latta a far da guardia
a cumuli di oblio

Non apro gli occhi
ho paura della luce
che li dissolva
con le città che presiedono

Ma in mezzo non c'è nulla
forse la desolazione
di una bottiglia vuota
che rotola 
al venticello della memoria

Qualche rocca sbocconcellata
poi distese intere
di pensieri scarichi
come residuati

Sono di plastica
e nemmeno si ossidano

Ma non brillano più
se li lasci al buio
senza la ninnananna

E il mio
è un paese di tenebre
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29-03-2016 Redazione Oceano Nell’inconscio conscio del viaggio, sbatti agonie di pensieri, frustando l’ultimo, vuoto di ricordi. Abbagli ricacciati dall’oblio, ascolti negati al vento, aprono e chiudono i tuoi versi, in malinconia d’ascolto e di parole.